Sono a San Donà di Piave. Stazione dimenticata da Dio. Ho mangiato un sacco di bombette di Pax (rivisitazione trevigiana se possibile ancora più golosa delle più famose bombette di Cisternino) e bevuto vino e birra.
E ora, qui, con più voglia di rotolare che di camminare, in questa stazione che sembra alla fine del mondo, in compagnia di una zingara che chiede spiccioli e di un gruppo di ragazzini che improvvisa freestyle con non-rime che neanche la Dark Polo Gang… Io vorrei solo tanta acqua.
Vado alla macchinetta, ho solo 1 euro di moneta. Tra gel lubrificanti, spazzolini da denti da viaggio e tramezzini che quello si può ancora chiamare tonno? individuo il “28 acqua naturale”.
inserite monete: go! Fa che non mi freghi la mia unica monetina!
digitare codice: controllo. 28. Controllo. 28. Controllo ancora che se sbaglio numero potrebbe scendere un pacchetto di salviette o un assorbente. 28. Fa che non mi freghi con l’unica monetina!
E ACQUA FU! Con in omaggio una stecca di cioccolata! Ma Fondente, cioè, davvero? Fondente? mi prendi per il culo?
Arriva il mio treno… Salgo, le porte si chiudono. Io mi accorgo di sorridere ripensando alla giornata, anche se ormai finita. Questo è un altro fottuto giorno in Paradiso. Con in omaggio la cioccolata fondente.